7 febbraio 2017 – Prima giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo

Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è divenuto una realtà negativa dei nostri tempi, nelle scuole italiane, come rileva una indagine del Telefono Azzurro, si registra un caso al giorno.
Proviamo a capire meglio ed ad individuare, con parole semplici, le caratteristiche peculiari di questo fenomeno.
Cosa è il bullismo?
Si parla di bullismo quando una persona o un gruppo di persone, per un periodo prolungato di tempo e intenzionalmente fa del male ad un altro. Può trattarsi di percosse, spintoni, insulti, offese, derisioni, estorsioni o esclusione. A questo appartengono anche molte apparenti “piccole” malvagità e continue frecciatine.
Cosa è il cyberbullismo?
Internet ha aperto nuove possibilità per tutti noi. L’altra faccia della medaglia è però rappresentata dai rischi legati ad un uso improprio di questo strumento: tra questi c’è il cyberbullismo.
Si può definire cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone.
Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità offerte dai nuovi media soprattutto social network (Facebook, Twitter…), chat sincrone, forum online, ma anche telefonate e messaggi.
Le modalità specifiche con cui i ragazzi realizzano atti di cyberbullismo sono molte. Alcuni esempi sono:

  • pettegolezzi diffusi attraverso messaggi sui cellulari, mail, social network;
  • postando o inoltrando informazioni, immagini o video imbarazzanti (incluse quelle false);
  • rubando l’identità e il profilo di altri, o costruendone di falsi, al fine di mettere in imbarazzo o danneggiare la reputazione della vittima;
  • insultando o deridendola vittima attraverso messaggi sul cellulare, mail, social network, blog o altri media;
  • facendo minacce fisiche alla vittima attraverso un qualsiasi media.

Queste aggressioni possono far seguito a episodi di bullismo (scolastico o più in generale nei luoghi di aggregazione dei ragazzi) o essere comportamenti solo online.

Alcuni consigli della Polizia locale per sconfiggere questo odioso fenomeno

Il bullismo e il cyberbullismo possono essere prevenuti attraverso l’atteggiamento delle persone e un intervento precoce. Accorgersi, osservare con attenzione e agire!
Il bullismo e il cyberbullismo determinano situazioni molto dolorose con pesanti ripercussioni sul benessere personale.
Tu come “vittima” cosa puoi fare?
Non colpevolizzarti, non è colpa tua. Non avere paura, racconta quello che ti sta succedendo a qualcuno che ti possa aiutare, per esempio: ai tuoi genitori, ad un insegnate, ad un amico o ad una amica, alla Polizia Locale. Certo non è sempre facile ma ricordati che è un tuo diritto sentirti sicuro e a tuo agio.
Cosa possono fare i tuoi amici e le tue amiche?
Non prendere parte alle azioni di bullismo e cyberbullismo e non sottovalutare questi episodi, evitare di fare finta di niente o peggio ancora riderci sopra. Segnalare gli episodi perché stare a guardare senza fare nulla è ugualmente grave.
Cosa possono fare i genitori?
Fate attenzione al benessere generale dei vostri figli, prendete in considerazione i cambiamenti “negativi” del comportamento e/o dell’umore di vostro figlio. Non sottovalutate manifestazioni di aggressività o ansia, ed ancora se non vuole più andare a scuola, se non ha amici, ecc.
Contattate gli insegnanti e informateli della situazione. Non avvicinate personalmente i bulli o le bulle. Nei casi più delicati contattate la Polizia Locale.
Il bullismo e il cyberbullismo possono essere fermati, se facciamo qualcosa tutti assieme, la Polizia Locale è in prima linea per dire: No al bullismo e al cyberbullismo!!!

 

 

(immagine tratta da www.iisacp.gov.it/cyberbullismo)